Il kamishibai si diffuse nella prima metà del Novecento come teatro di strada. I narratori (kamishibaiya) si spostavano a bordo di biciclette che sul retro montavano il teatrino utilizzato per le loro performance, il butai.
La loro abilità consisteva nel dosare sapientemente voce e immagini. L'incedere della narrazione, i tempi studiati nello svelare le immagini, il coinvolgimento diretto del pubblico, erano gli elementi che facevano accorrere regolarmente un pubblico numeroso quando il kamishibaiya si annunciava al suono dello hyoshigi, strumento costituito da due battenti di legno.